Il Tantra trasforma l’atto sessuale in una meditazione sviluppando la tua presenza e la tua capacità di osservazione mentre fai l’amore. Grazie al Tantra l’esperienza umana nella quale è più facile perdersi diventa un modo per ritrovarsi e tornare a casa. Ma questo non vuol dire che se non hai un partner allora non puoi praticare il Tantra. Che tu abbia un partner o meno, il Tantra usa la tua energia sessuale per espandere la tua consapevolezza. Questo significa che puoi praticare queste speciali tecniche di meditazione anche da solo/a. Anzi, a dirla tutta, il Tantra è un percorso individuale, nel quale impari a riconoscere l’altro come specchio del tuo maschile e del tuo femminile interiore…
Ecco una Meditazione Tantrica per singles e per tutti quelli che riconoscono l’importanza del proprio percorso individuale…
Ricordare l’unione
“Anche questa meditazione proviene dal Vigyan Bhairav Tantra.
Shiva dice a Devi: ‘ricordando l’unione, senza abbraccio, la trasformazione’.
La sensazione di unità, o stato di unione tantrica non è legata alla presenza di un partner, ma può essere praticata da soli. Tuttavia, è importante che ne facciate prima esperienza con la persona amata e poi sarete in grado di ricordarla e praticarla da soli.
Per questo esercizio è necessario assicurarsi di essere completamente soli senza rischio di essere disturbati, altrimenti sarete troppo controllati e questo vi impedirà di entrare nell’esperienza con totalità.
Prendetevi tutto il tempo necessario per prepararvi; fatevi una doccia, lavatevi i capelli, usate qualche essenza profumata, indossate qualcosa di comodo e sensuale che possiate agevolmente togliervi di dosso. Create un’atmosfera sensuale nella stanza.
Potrà essere d’aiuto danzare, stirare il corpo e muoverlo per alcuni minuti per creare un senso di vitalità fisica.
Quando vi sentite pronti, sdraiatevi in una posizione comoda su un materasso con alcuni cuscini. Stendetevi come se steste con il vostro partner e cominciate a ricordare le sensazioni di quando fate l’amore.
Iniziate a muovervi come se steste facendo l’amore con il vostro partner. All’inizio questo può sembrare un po’ strano, ecco perché è importante accertarsi di avere una privacy assoluta: solo in questo caso potete lasciarvi completamente andare all’esperienza.
Fate qualsiasi cosa normalmente facciate con la persona amata. Muovete le gambe, i fianchi, avvolgete la persona amata in un abbraccio immaginario, gemete, mugolate, scivolate sulle lenzuola… lasciate che tutto proceda come se steste con il vostro amante.
Fate in modo che le sensazioni siano diffuse e non localizzate agli organi sessuali, altrimenti vi sentirete spinti a masturbarvi, raggiungere l’orgasmo e rilasciare la tensione, ma non è questo lo scopo dell’esercizio. Piuttosto, l’intento è di invitarvi a creare un cerchio di energia al vostro interno che abbracci qualità sia maschili sia femminili.
Nel giro di pochi minuti inizierete a sentire questo cerchio di energia, questa unione dei due opposti. Sentirete che dentro di voi c’è sia l’energia maschile sia quella femminile, perché in realtà all’interno della psiche esistono entrambe.
Come affermò in modo rivoluzionario nel secolo scorso lo psicologo Carl Gustav Jung e come è noto da millenni nel Tantra, abbiamo un uomo e una donna interiori, che possono incontrarsi, fondersi e fluire insieme in un cerchio di energia donandoci un senso di completezza e unione.
L’unione che sentite non è solo con voi stessi o con il partner immaginario, ma con l’intero cosmo, perché non appena la percepite siete in uno stato di comunione con il divino. E allora scoprirete che l’altro è solo una porta. Il sesso è soltanto una porta ed è possibile oltrepassarla per entrare in uno stato di unità con il tutto, che equivale anche a uno stato di meditazione.
Lasciate che questa esperienza duri 30-40 minuti o per quanto tempo vi appaia piacevole. In alcuni casi, può durare anche ore.”
Tratto da: Radha C. Luglio, “Tantra Un modo di vivere e amare”, Ed. Tecniche Nuove