Negli anni preziosi della sua vita a Puna nella Comune di Osho, Radha era una delle Medium scelte dal Maestro per i Darshan Energetici. Questi erano incontri durante i quali Osho “usava” le Medium per trasmettere la sua energia ai suoi sannyasin. Quest’esperienza ha permesso a Radha di esplorare in maniera intensa e diretta l’energia di Osho, il fenomeno della trasmissione energetica, e la sua stessa energia, e le dato la comprensione che l’energia è una, dal sesso alla spiritualità. Questo è quello di cui è imbevuto il suo lavoro nel Tantralife.
“Quando vissi direttamente questa esperienza partecipando ai darshan energetici con Osho e facendo poi l’amore con il mio ragazzo o il mio amante, mi resi conto che non c’era una grande differenza fra i due momenti.
L’unica diversità consisteva nel fatto che nel fare l’amore c’era contatto fisico, compreso quello con il primo chakra, ma dal punto di vista dell’espressione energetica e delle mie sensazioni interiori, non vi era alcuna differenza. In entrambe le situazioni, l’energia partiva dalla zona sessuale per poi muoversi verso l’alto e verso l’esterno, trasformandosi in amore, preghiera e devozione.
In quel periodo cominciai a nutrire una certa simpatia e compassione per quelle monache cristiane vissute nell’Europa medievale che temevano di essere possedute dal demonio. Si trattò di un fenomeno piuttosto diffuso e di lunga durata che coinvolse numerosi paesi e si estese per secoli e sono convinta che aveva le sue radici in un fraintendimento riguardante l’energia.
Quelle povere suore vivevano in un clima religioso che cercava di mettere insieme l’aspirazione verso Dio con una forte condanna e repressione della sessualità. Gli unici canali accettabili attraverso cui questa aspirazione poteva esprimersi erano il cuore e la mente. Nei fatti, però, se una donna in preghiera si apre con sincerità, nel suo corpo l’energia inizia a muoversi e, secondo la mia esperienza, tutta l’energia è sessuale.
Il sesso è l’energia primaria della vita.
Essendo così potente, tale energia può innescarsi facilmente negli stati devozionali e liberarsi nel corpo, che inizia a muoversi, scuotersi e ondeggiare procurando anche sensazioni sessuali.
Può darsi che una suora invochi sinceramente Dio, Gesù o uno degli apostoli, dei santi o degli angeli ma poi si senta totalmente confusa dal movimento dell’energia nel corpo al di sotto del chakra del cuore, intorno all’area sessuale, soprattutto se tale energia è andata crescendo a causa di anni di negazione e repressione. E’ comprensibile, allora, che lei interpreti queste esperienze non come qualcosa di divino ma come interventi del diavolo che la tenta a commettere “peccati della carne”. Nella sua mente tutto il suo corpo è stato già condannato agli occhi di Dio come qualcosa di infimo e ripugnante, cosicché è facile persuaderla della sua colpa.
Se avessero conosciuto il Tantra, migliaia di monache avrebbero potuto fare a meno di infliggersi le torture e le condanne (per non nominare le torture e le condanne che subivano dall’esterno) a cui conducevano tali esperienze.
Anch’io mi sentivo posseduta, ma non certo nel senso che mi stava accadendo qualcosa di demoniaco. A mio avviso, l’energia è unica e si muove a partire dal centro sessuale per risalire e diffondersi in tutto il corpo creando movimento, suoni, risate, lacrime e molte altre manifestazioni. Più si sposta verso l’alto, meno viene percepita come energia sessuale e più come unione con l’esistenza. E tutto questo può verificarsi a prescindere dal sesso, così come può accadere nel corso dell’attività sessuale. Sesso e spirito sono la stessa cosa perché sono due poli di un’unica energia: io sono entrambi.”
Radha, “Tantra Un modo di vivere e amare”