Ci aspettiamo dalla meditazione e dai percorsi spirituali un certo rigore, disciplina e serietà che spesso non ci permettono di rispondere pienamente alla chiamata del nostro cuore, di andare in profondità dentro noi stessi e di esprimere e vivere anche le nostre più alte aspirazioni verso il mistero della vita. Questo modo si contrappone troppo alla bellezza, alla gioia e al piacere della vita e non siamo pronti a rinunciarci. Se questo è quello che hai sempre sentito, soprattutto in momento delicato e di profonda trasformazione che stiamo vivendo al livello globale, allora il Tantra fa per te!
Tra tutti i percorsi di risveglio spirituale il Tantra è quello che accoglie la vita nella sua totalità: dal sesso allo spirito, dalla quotidianità alla religiosità. Il Tantra non ti chiede di rinunciare a niente della vita ma di tuffartici dentro e di viverla e goderla a pieno, e soprattutto ti insegna come trasformare questo gioioso tuffo nella vita nella tua meditazione, nel tuo risveglio spirituale.
Radha, creatrice della scuola Tantralife, racconta come lei stessa si sia trovata, all’inizio della sua vita nella Comune di Osho a Puna, a fronteggiare la serietà della mente e dell’ego.
A seguire anche un divertente brano in cui Osho risponde ad una delle sue domande.
“Una delle conseguenze del diventare sannyasin fu costituita dal fatto che cominciai a costruire un’immagine di me come di una ricercatrice molto seria e devota. E’ vero che mi dedicavo in maniera totale alla meditazione: facevo la dinamica ogni mattina e ogni pomeriggio praticavo un’altra tecnica chiamata “Kundalini”; sperimentavo anche le tecniche di meditazione che Osho illustrava durante i darshan e i discorsi. Ma certamente non prevedevo che sarei stata sua discepola per molto tempo ancora; al contrario, mi aspettavo che nel giro di poche settimane o al massimo di mesi mi sarei illuminata. Non sorprende, quindi, che il mio livello di tensione, serietà e aspettativa fosse molto elevato; ero ancora troppo inesperta per rendermi conto che proprio un atteggiamento di questo tipo è di ostacolo all’essere “sciolti e naturali”.
Fortunatamente c’era lì Osho a tenermi con i piedi a terra.”
“Una sannyasin dice che ha una tensione, come un’ossessione per Dio e non può sopportare di essere stupida.
Osho risponde: Non devi fare niente. Sono necessarie, sono divertenti! Se non fossi stupida per niente diventeresti completamente saggia, la vita sarebbe troppo pesante. Un pizzico di stupidità è buona così uno se la può anche spassare. Ogni grande uomo… non è che si è liberato della stupidità, l’ha usata. L’ha trasformata nella sua saggezza.
Non ti devi liberare di niente e non c’è niente da rimuovere, altrimenti rimarrai sempre un frammentata, non sarai mai intera. Tu sei anche quella stupida. E chi è che la sta condannando? ?È l’ego. Infatti la parte stupida è più naturale di quanto lo sia l’ego che va avanti a condannare e a dire che questa parte è stupida e che devi liberartene.
Non essere seria, non ce n’è bisogno, non serve. E sia che tu accetti te stessa oppure no, tu sei tu. Il tuo rifiuto non fa alcuna differenza. Ti rende solo triste, tutto qui. Se lo accetti, puoi danzare ed essere felice e celebrare. Se non lo accetti, diventi seria e tesa. Quindi la domanda reale non è se accettare o meno, ma se vuoi essere felice o infelice.
Una volta a Diogene, che era diventato centenario, fu chiesto da qualcuno perché fosse sempre felice e qual’era il suo segreto. Lui disse: ‘Ogni mattina quando mi alzo ho due alternative, essere felice o non essere felice. Scelgo sempre di essere felice!’
Che senso ha essere infelici. E questa è la cosa più importante: se sei felice cominci a cambiare. La felicità è l’unica alchimia nel mondo. È l’unico segreto della trasformazione: non ce ne sono altri. Le persone infelici non cambiano mai, e poiché non cambiano, diventano ancora più infelici.
Le persone felici cambiano continuamente, e poiché cambiano diventano sempre più felici; e allora è possibile cambiare sempre di più. Perché dico che la felicità è l’unica alchimia? Perchè nella felicità tu fluisci, la tua energia non è congelata; non è bloccata. Hai una danza interiore di energia, un’energia dinamica, che è ciò che serve per la trasformazione. Quando sei infelice sei noiosa, solida, come una roccia; niente fluisce, tutto è congelato. Come puoi cambiare?
(…) Dio è dove c’è la vita, dove la danza sta ancora accadendo e i fiori sbocciano, i fiumi scorrono, e il mondo delle stelle. Lui è lì, nella vita. Dio è vita. Puoi dimenticare la parola ‘dio’ e non perderesti niente, la parola ‘vita’ è abbastanza. E quando dico ‘vita’ non dico vita con ‘V’ con la V maiuscola, no; semplicemente una ‘v’ minuscola. Semplicemente una vita semplice, nemmeno con una maiuscola. Quella vita è Dio. (…) Mi piacerebbe che tu fossi felice e allegra e gioiosa. Che tu fossi pazzamente innamorata della vita, perché quello è l’unico modo per conoscere cos’è Dio. Quando sei persa nella vita e nell’amore, l’hai trovato. Quando sei troppo seria nella mente, e lo cerchi troppo assiduamente, lo puoi inseguire ma non lo troverai mai, perché non sei la persona giusta. Non ti vorrà incontrare. (Radha ride…) La tua compagnia sarà troppo seria.”
Da “Hammer on the rock”, Osho
Se vuoi sapere come aggiungere un po’ di stupidità/leggerezza ogni giorno nella tua vita e trovare il modo di non essere troppo serio anche nei momenti difficili come questo che stiamo vivendo, allora potresti praticare questa Meditazione di Osho, La Meditazione della Risata.
Non è uno scherzo! Osho ha proprio creato una Meditazione della Risata e, oltre al fatto di essere molto divertente, è un modo incredibilmente efficace per svuotare la mente e godere del momento presente. Ecco le istruzioni:
Istruzioni:
La meditazione dura un’ora ed ha tre stadi. Se stai facendo la meditazione insieme ad altri, rimani nel tuo spazio per tutta la durata, senza interazioni.
Primo stadio: 20 minuti
Siediti in silenzio, ad occhi chiusi, e comincia a creare una risata che proviene dalle viscere, come se tutto il tuo corpo avesse voglia di ridere. Crea delle “onde” di risata, che partono dalla pancia e si diffondono in tutto il corpo: lascia che le tue mani e i tuoi piedi ridano. Non aver paura di ridere come un matto. Se ti viene da farlo in modo rumoroso e ad alta voce, permettilo; se ti capita di ridere in modo più silenzioso, fallo, ma non smettere di ridere.
Secondo stadio: 20 minuti
Sdraiati a pancia in giù, con la faccia rivolta verso il pavimento. Percepisci il contatto con la terra, e ascoltati in questa unione tra la terra che è la madre e tu che sei il figlio. Perditi in questa sensazione. Respira con madre terra, senti di essere una cosa sola con lei.
Terzo stadio: 20 minuti
Alzati in piedi e comincia a danzare in modo spontaneo, libero e totale. Energizzato dal contatto con la terra, la tua danza avrà una qualità diversa. Lasciati andare a qualunque tipo di danza.
Buon divertimento!